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LOVELY NEWS: OPERE D'ARTE A SORPRESA

ONDA ANOMALA

Ecco a voi Piepaolo Perretta , in arte Mr Savethewall,  street artist anomalo che  anziché imbrattare i muri dipinge i suoi  iconici  ranocchi pop (eleganti come principi)  su insoliti supporti tra cui, recentemente,  le cover per cellulare firmare Riva .Si, avete capito bene:  proprio quelle con venature in legno da motoscafo con profilo in plastica color acquamarina. Di uno chic assoluto e ovviamente molto esclusive. Ne mette insieme una certa quantità e le utilizza come tela multipla. A parte i principi ranocchi,  il protagonista clou di questa ultima serie di lavori è ovviamente un motoscafo Riva . Colto mentre affronta un’onda impetuosa, anzi la più bella e gigantesca  che si potesse scegliere: la Grande Onda di Okusai. Opere in visione e vendita fino al 31 gennaio  nella nuovissima boutique temporanea del brand nautico Riva allestita negli spazi della galleria  Galleria Deodato di Milano.

 

​RIFLESSI METALLICI​

Un materiale lucente, duttile, riflettente. Ordinario,  ma capace di trasformarsi in straordinario. Alla galleria Delvis Unlimited , al 9 di via Fatebenefratelli, il metallo diventa protagonista di inediti oggetti d’arredo in edizione limitata. Un’evoluzione  del pensare il design combinato all’arte. Troverete la credenza di Stefano Del Vecchio, la libreria di Matteo Cibic, il tavolo di Derek Castiglione, il gruppo di sedute di Duccio Maria Gambi e gli specchi riflettenti del duo femminile Goldschmied & Chiari. Installazioni che incuriosiscono e meritano assolutamente una visita attenta. 

 

PATCHWORK AMERICANO

Frammenti di tessuto, di acciaio, di marmo e di ceramica riasssemblati in modo creativo da Sanford Biggers  diventano spettacolari origami  che abitano le pareti o troneggiano come sculture nelle stanze della Galleria Massimo de Carlo di Milano. Composizioni spigolose che mettono insieme non solo materiali diversi ma  anche  Paesi, epoche, culture. Ed  è così che l’America, l’Africa, il Giappone, l’Italia  si fondono in un pezzo unico dove il materiale di scarto diventa il re della scena. L’opera più impattante si trova nella sala centrale: i colori vivi e gli angoli acuti gridano, bucando lo spazio. Girandovi attorno notiamo un cambio di pattern e di toni in quelle che, fino a due secoli fa, erano piastrelle domestiche. Il loro ruolo prefissato viene disintegrato e ricomposto quasi secondo il metodo kintsugi giapponese - l’arte di riparare gli oggetti con l’oro. Ecco allora che l’oggetto di tutti i giorni diventa performance artistica (Michelle Zarro) 

 

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