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I SEGRETI DI VILLA NECCHI
Tutto merito di un paio di guanti...

Qui ha inizio il secondo capitolo della storia: la fonderia passa alla moglie e ai tre figli finché, terminata la guerra, nel 1919, Vittorio, con un colpo di genio, decide di diversificare e apre un nuovo stabilimento dove produrre macchine da cucire. Nedda e Luigia non vogliono rischiare e i destini imprenditoriali si dividono: la fonderia farà capo a loro e sarà capitanata da Angelo Campiglio che nel frattempo ha sposato Luigina, mentre  Vittorio si dedicherà alla nuova avventura. Per le sorelle Necchi, gli Anni Venti e Trenta saranno  tutte rose e fiori: viaggi all'ombra delle Piramidi, crocere di lusso, serate alla Scala... (segue).

 

La favola inizia nello scandalo, ma è densa di romanticismo. Siamo alla fine del 1800 quando una mattina d'inverno, a Pavia, un giovane industriale porta a una lavandaia il suo paio guanti. Lei promette di riconsegnarli la sera stessa. È giovane e bellissima. Lui è ricco  e galante e al momento del ritiro si presenta con un mazzolino di fiori... Comincia cosi la storia d'amore tra l'industriale della ghisa Ambrogio Necchi ed Emilia Carcano, che, nel 1898, a soli 18 anni, quando ancora non sono sposati, mette al mondo  Vittorio, il loro primogenito. Poi l'unione è regolarizzata e quando nascono Nedda (1900) e Luigia (1901) le due sorelle portano da subito il celebre cognome. Infanzia dorata: giochi, attenzioni e quel poco studio che al tempo si reputava necessario per le ragazze. Ma allo  scoppio della Grande guerra tutto cambia: il fratello è chiamato alle armi e un anno dopo, a soli 56 anni, il padre Ambrogio improvvisamente muore.

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